
PATOLOGIE ADOLESCENZIALI
L’adolescenza è sempre stata considerata un periodo particolarmente difficile nella vita di un bambino che non è più bambino, ma neanche adulto. Il giovane, infatti, si deve confrontare con il cambiamento della propria identità psicofisica e con la maturazione sessuale. Oggi si parla anche di “adolescenza prolungata”: vengono ritenuti adolescenti anche ragazzi di 21, 22, 23 anni, a differenza del passato. Si configura, pertanto, un vero e proprio lavoro psicologico che l’adolescente deve svolgere per attivare il processo di separazione e individuazione che lo condurrà alla maturità.
E’ possibile, da questo punto di vista, evidenziare alcuni compiti che si pongono di fronte all’adolescente:
- distacco dalle figure genitoriali, perdita dell’immagine idealizzata dei genitori;
- processo di separazione-individuazione;
- formazione della nuova identità e dell’immagine di sé;
- acquisizione della sessualità adulta.
Esiste una grande varietà di situazioni che si possono osservare in ogni adolescente: umore variabile (le ricerche degli ultimi anni mostrano una percentuale di forte crescita delle patologie quali ansia, depressione, difficoltà relazionali, abuso di sostanze o alcol); sentimenti di sfiducia; progetti avventati; conflitto con gli insegnanti (autorità). Tutte difficoltà dovute a fattori sociali (magari tramite i social o comunque alla realtà virtuale), pressioni scolastiche e familiari. Certo, non tutto è nero: la maggior parte degli adolescenti passa attraverso queste esperienze ed arriva all’età adulta pronto a provare compiacimento per le proprie scelte personali, soddisfatto di essere adulto.